Percorsi di carte
Mostra collettiva:
Boetti, Castellani, Costantini, Deodato, D’Oora, Dorazio, Fontana, Galluzzo, Glajcar, Griffa, Jenkins, Marsiglia, Modorati, Moretti, Nakamiya, Nigro, Novello, Olivieri, Papuli, Pezzi, Pinelli, Puglisi, Quaglia, Raciti, Rapetti, Mogol, Shimizu, Schumann, Tentolini, Ullrich, Vago, Vermi, Zazzera.
A cura di Matteo Galbiati
Dal 25 maggio 2022 al 31 luglio 2022.
La Galleria Il Milione chiude la sua stagione espositiva prima della pausa estiva annunciando la collettiva Percorsi di carte, progetto che la Galleria ha ideato e sviluppato con Matteo Galbiati, curatore di questa mostra.
L’idea di Percorsi di carte nasce dalla volontà di proporre una raccolta di opere – certamente non esaustiva di tutte le scelte possibili – che attesta come il supporto di carta non sia inteso dagli artisti solo come elemento secondario delle loro ricerche, ma sia agente di tensioni, idee, riscontri, prove, verifiche di primaria rilevanza per il loro linguaggio e la loro espressività. Il foglio di carta è spazio e campo aperto a progettualità in cui la libertà e la freschezza del segno, distintivi di ciascuna personalità, possono abilitare una sperimentazione dinamica e attiva che, a volte, non si osserva nell’opera finale, avendo questa il dovere di conservare una certa determinazione conclusiva, una riconoscibilità istituzionale e identitaria.
La carta, invece, ha sempre fatto da supporto dove “appuntare” pensieri e intuizioni, dove fissare progetti e intenzioni che assecondando la velocità dell’intervento, ma anche lo spazio per acquisire il tempo determinato del metodo.
Nelle carte, pur trascrivendo l’anima di ciascun artista e la sua identità estetica e di visione poetica, si leggono inedite peculiarità che sanno amplificare la conoscenza di ciascuno di loro estendendone l’immaginario in territori assai diversi dalla consueta abitudine. Ma la carta, come attestano le opere esposte, non è solo supporto passivo, in molti diventa supporto attivo, materia agente di per sé, capace di trasfigurare la sua natura per offrirsi a nuove determinazioni e risultati, perché interpretata sollecitandone la sua stessa fisicità a volte esaltandola, a volte trasfigurandola, fino a manipolarla all’estremo delle sue possibilità o della sua stessa riconoscibilità.
Accanto a nomi di grandi maestri già da tempo protagonisti delle mostre della Galleria e artisti affermati del panorama contemporaneo, la peculiarità è di inserire nel progetto espositivo anche opere di artisti della più giovane generazione che utilizzano d’abitudine la carta per la realizzazione di loro cicli e serie di lavori.
Dall’astrazione alla figura, dal segno vibrante al silenzio della monocromia, dal disegno al rilievo scultoreo, le carte esposte si definiscono per aree tematiche di diversa suggestione che tessono la trama unica di una peculiare Wunderkammer che raccoglie, sotto il segno della carta, un panorama assai diversificato di esperienze e percorsi, intrecciandoli e accostandoli in una suggestiva possibilità di nuove narrazioni.