Elena Modorati / Pan oren
Bollettino n. 201 con testo di Federico Sardella
dal 28 ottobre al 23 dicembre 2019
La Galleria Il Milione è lieta di annunciare la mostra “Pan oren” di Elena Modorati, accompagnata da un testo di Federico Sardella e concepita appositamente dall’artista che presenterà in questa rassegna i suoi più recenti lavori.
L’esposizione, oltre a confermare il rapporto di collaborazione con Elena Modorati, le cui opere, in passato, sono state presentate in più occasioni negli spazi della Galleria Il Milione, vuole essere un momento di riflessione sullo sguardo e sul vedere. L’allestimento stesso delle opere, come sottolinea l’artista, propone infatti “un percorso “ginnico” dello sguardo: in profondità e altezza, attraverso ostacoli, in un dinamismo fra dentro e fuori, nebbie e rotture… Non tanto per una ricomposizione possibile, quanto per evidenziare una densità della trama del visibile che ogni volta è la motrice del senso, ambiguo, sfuggente, differito…”.
Negli spazi della galleria saranno proposte tre diverse tipologie di lavori accostati per dare vita ad altrettante differenti situazioni. Le opere, realizzate con cera, carte, frammenti di marmi policromi, oggetti e scatti fotografici raffiguranti elementi da un paesaggio, si presentano indipendentemente e simultaneamente sono frammento di qualche cosa di più ampio, sono disponibili al dialogo e divengono installazione. Lo sguardo del visitatore sarà infatti sollecitato, attivato e stimolato dalle possibilità di visione offerte, in bilico fra fruizione dei singoli pezzi e contemplazione dell’insieme. Un insieme nel quale, nel tocco sfiorante, nel diafano scambio tra interno ed esterno, la narrazione è intesa come archivio infinito e il desiderio diviene intimità, sino a rendere evidenti le tematiche che da sempre animano il muoversi dell’artista, costantemente attenta al visibile e all’invisibile, a ciò che è sommerso o indicibile, alla memoria, al tempo.
Come scrive Federico Sardella, a proposito di questi recentissimi elaborati: “le superfici sensibili divengono campi di contrasti emergenti, istanti di graduale passaggio da un concetto a un altro, poetiche di un divenire e retoriche di un tempo di essenziale impurità. Come se non bastasse, l’artista mette in scena anche il sentimento della distanza.
Il presente delle sue opere non si limita a essere un supporto per l’evocazione di fantasmi, piuttosto riesce ad agire nel ritmo alterno, nei momenti dell’intimità, nel distanziamento critico, così come in quello empatico”.
La mostra è accompagnata dal Bollettino 201 della Galleria Il Milione con un testo di Federico Sardella e le immagini di tutte le opere esposte.