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Piero Dorazio

Piero Dorazio nasce a Roma nel 1927 e muore a Perugia nel 2005.

Terminati gli studi classici, studia per quattro anni architettura. Molto giovane, nel 1944, incontra la corrente astrattista della capitale ed inizia una serie di collaborazioni con i suoi protagonisti, dal 1945 partecipa come esponente di spicco all’attività del gruppo Arte Sociale.

Insieme agli amici Lucio Manisco, Mino Guerrini e Achille Perilli frequenta nel primo dopoguerra lo studio di Renato Guttuso, ma ben presto si allontanò dalle tesi del realismo socialista ed aderì al movimento dell’astrattismo.Dorazio, con la sua pittura, ha contribuito all’affermazione dell’astrattismo in Italia.

Dal 1947 diventa uno dei firmatari del Gruppo Forma 1 con Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e Carla Accardi.

Nella prima metà degli anni ’60 realizza composizioni geometriche su ampi schemi liberi, a stesure di colori piatti. Gli viene dedicata una sala personale alla Biennale del 1966 con opere monocrome su fondo grezzo. Dalla seconda metà degli anni sessanta lavora a situazioni formali dinamiche racchiuse in griglie orizzontali; dai secondi anni settanta infittisce il tessuto di minimi tracciati ancora ad andamento orizzontale di segno-colore: introduce i primi segni colore nelle stesure piatte ordinate geometricamente.

L’artista riporta il dipingere ad una dimensione sociale significativa per ogni individuo: ci fa capire quanto l’eleganza sia frutto di pazienza, quanto la bellezza sia frutto di maestria, quanto l’arte debba soprattutto all’istinto decorativo dell’uomo, alla sua fantasia che si applica lungo tutta la sua storia a sognare e realizzare spazi e luci secondo ritmi. 

Piero Dorazio espone alla Galleria il Milione nel 1975 e nel 1986 in una collettiva insieme a Turcato, Pinelli, Verna, Celeste, Miresi.

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