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Salvo

Salvatore Mangione, nome d’arte Salvo, nasce a Leonforte in provincia di Enna nel 1947. Nel 1956 si trasferisce con la famiglia da Catania a Torino dove tuttora vive e lavora. Nel 1963 partecipa alla 121ª Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti. Dipinge e cerca di vendere ritratti, copie da Rembrandt e Van Gogh, e tele della più varia ispirazione. Tra il settembre e il dicembre 1968 è a Parigi, coinvolto dal clima culturale del movimento studentesco. Rientrato a Torino, inizia a frequentare gli artisti che operano nell’ambito dell’Arte Povera.

Inizia dei lavori in cui sono già chiare le tendenze che diventeranno nodi essenziali della sua ricerca successiva: la ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e con la storia della cultura.

Il 1973 è l’anno della svolta nel senso di un ritorno alla pittura con il recupero delle tecniche tradizionali con l’intento di rivisitare la storia dell’arte. Alla fine del 1976 si delinea un nuovo momento della sua ricerca: elabora una serie di paesaggi in cui propone con uno schema semplificato, e più tardi con colori squillanti, cavalieri tra rovine architettoniche e visioni di colonne classiche che si reggono a fatica, viste in vari momenti del giorno, dall’alba al tramonto.

Dal 1995 al 2007 Salvo trascorre alcuni mesi all’anno nella sua casa nel golfo di Policastro e nella baita ai piedi del Monviso, luoghi che lo hanno ispirato per numerose opere. Nel 2005 al 2007 la sua pittura si avvia verso una ricerca nuova che ha prediletto le valli come soggetto negli ultimi anni, introducendo un nuovo taglio prospettico nei suoi paesaggi. 

Salvo espone alla Galleria il Milione nel 1986 e nel 1999 in una collettiva con Benuzzi, Damioli, De Paris, Festa, Fusca, Gavazzi, Grillo, Lodola, Manai, Mazzoni, Montesano, Neri, Pancrazi, Rasma, Rotelli, Schifano, Stefanoni, Valenti, Vinicio.

Some of Works

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