Claudio Olivieri nasce a Roma nel 1934. Nel 1953 si trasferisce a Milano dove compie presso l’Accademia di Brera gli studi artistici, già orientati verso la ricerca informale.
Nel 1959 espone per la prima volta insieme a Enrico Della Torre alla British School di Bologna. Nei primi dipinti c’è già un lavoro attento sulla superficie che viene strutturata in stratificazioni complesse, arricchite da un cromatismo che si traduce in intensità espressiva della luce. Con alcuni lavori dei primi anni settanta si definiscono i tratti che diverranno, nel tempo, peculiari della sua ricerca pittorica: l’attenzione al nascere dell’immagine, al suo sviluppo nello spazio della tela.
Lo spazio del dipinto è attraversato in più direzioni da scie cromatiche, rese da velature di colori chiari che si sovrappongono creando una sensazione di fluidità e di morbidezza. L’immagine è portata sin sulla soglia della sua sparizione: e questo tema del “non-vedere”, o del “vedere-oltre” come elemento essenziale alla fruizione del quadro è filo conduttore di tutta la sua ricerca pittorica, che negli anni ottanta e novanta ha cercato di dare risposta a uno dei problemi più importanti dell’arte novecentesca: trasformare lo spazio da sfondo della rappresentazione a soggetto esso stesso. Per Olivieri si tratta di dare allo spazio il corpo del colore. È invitato a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1966 e nel 1986 con alcune opere, nel 1980 e nel 1990 con una sala personale.
La sua ricerca affida sempre maggior libertà espressiva al colore e si spinge sin sulla soglia del visibile estremo,evidente nei quadri più recenti,dove il colore si confonde a tal punto con la luce, da indurre lo stesso artista ad affermare: “Mi domando da dove vengano queste ombre colorate che ogni tanto accendono la mia mente, cosa mi spinge a tentare di dare forma e pienezza a ciò che a volte temo sia un puro fantasma.”
Claudio Olivieri vive e lavora a Milano.
Claudio Olivieri espone alla galleria il Milione nel 1969 sia in una collettiva con Della Torre, Lavagnino, Martini, Repetto, sia in una personale. Ha esposto anche nel 1972 insieme a Battaglia, Guarnieri e Verna, nel 1989, nel 1994 insieme a Accardi, Dadamaino, Valentini, Levini, Mulas e Rotelli e nel 2008 con Griffa, Pinelli e Verna.